Quando navighi in un sito Web o una pagina di blog, la prima cosa che noti è sicuramente il titolo. Il motivo? Presto detto: il titolo ti dà subito l’idea dell'argomento che verrà trattato nel testo.
In ottica SEO, l'uso corretto dei tag title, e degli heading h1 h2 h3 è fondamentale per una comunicazione dell’argomento efficace e per ottenere nei sui motori di ricerca il migliore dei posizionamenti.
Pertanto, è essenziale che impari a creare tag title e heading molto efficienti.
Ma come ottimizzare gli heading tag? Andiamo con ordine.
Per prima cosa, devi comprendere quali usare per avere un contenuto ordinato. Eccoli di seguito:
Bene, ora approfondiamo insieme:
Hai mai letto un libro? Sicuramente sì. Com’è composto? Dal titolo di copertina e dai titoli dei capitoli. Quando vai all’indice del libro, leggendo i vari titoli dei capitoli puoi farti un’idea della storia, dell’argomento o degli argomenti che l’autore ha trattato.
In una pagina di un sito Web o di un blog, gli heading tag hanno più o meno la stessa funzione: stabiliscono la direzione di lettura della pagina. Tuttavia, c'è una differenza fondamentale tra leggere un libro e una risorsa web, che si può dividere in tre concetti: momento, contesto, necessità.
Parliamo del primo, ossia il momento.
Stai leggendo un articolo che parla di viaggi all’estero, la tua passione. In quel momento, sei immerso totalmente nella lettura. Ecco arrivare il secondo concetto: il contesto.
Mentre leggi, potresti essere in metropolitana tra rumore, chiasso e quant’altro, tutti elementi che potrebbero distrarre la tua lettura. Cosa occorre in questi casi? Che le informazioni siano strutturate al meglio in modo da rendere più chiara la lettura.
Ciò riassume il concetto di necessità. A questo punto entrano in gioco gli heading tag. La loro funzione di base è snellire il contenuto di un blog o di una pagina Web, rendere migliore e più fruibile la lettura e rendere il testo a prova di distrazione.
Siamo arrivati al punto cruciale, ossia l’ottimizzazione degli heading tag. Per farlo, devi prestare molta attenzione ai seguenti aspetti:
Non importa se stai scrivendo un post per il tuo sito Web, una guida per un portale di informatica o di trading oppure per la piattaforma dell’azienda in cui lavori.
Prima di iniziare, è fondamentale se ti poni alcuni quesiti, tipo “gli obiettivi da raggiungere?”, “i lettori da coinvolgere?”, “le informazioni da offrire?”, “i motivi che devono spingere a leggere quanto scrivo?”.
Se il tuo obiettivo è scrivere per il posizionamento del testo, ricordati sempre che gli heading tag devono sempre contenere la keyword primaria o le keyword correlate.
Inoltre, le intestazioni devono essere logiche e coerenti con l’argomento, altrimenti il lettore sarà fuorviato e poco incuriosito nel proseguire la lettura. Se pensi che usare eccessivamente la parola chiave negli heading della tua pagina avvantaggerà il posizionamento, sei fuori strada.
Questa pratica prende il nome di “keyword stuffing” e i motori di ricerca la conoscono molto bene. Il risultato? Penalizzazione della tua pagina in termini di posizionamento.
L’ordine di importanza degli heading tag è decrescente. Di conseguenza, tale ordine deve essere necessariamente h1 h2 h3 e via dicendo. Sebbene non esistano linee guida ufficiali, è buona norma utilizzare un solo tag h1.
D’altronde, i libri con troppi titoli sono poco attraenti. Fanno eccezione le pagine divise in "sezioni". In questo caso specifico, in ogni sezione ti conviene inserire un h1.
Se, invece, propendi per diversi h2 o h3, ricorda sempre che saltare un livello è anti-produttivo. Keyword prominence e keyword proximity sono due concetti che dovrai sempre tenere ben impressi nella tua mente.
“Indiana Jones alla ricerca del titolo perfetto”.
Non è il nuovo film su questo straordinario personaggio, ma sei tu alle prese con la sua creazione. Per raggiungere questo obiettivo, concentrati senza alcuna remore sul tag title, che assume un’importanza fondamentale nell’ambito dell’ottimizzazione SEO.
Dove lo trovi? All’intero del codice HTML, proprio tra i tag <title> e </title>.
Obiettivo del tag? Mettere nelle condizioni i motori di ricerca e gli utenti di ricevere le informazioni sui cui si basano gli argomenti della tua pagina.
Non lo vedrai mai all’interno della tua pagina, ma ciò non vuol dire nulla: resta e resterà sempre la parte integrante dello snippet. Questo infatti verrà mostrato nei risultati di ricerca, insieme all’Url e alla meta descrizione.
Per accertarti il suo uso corretto, basta soltanto che apri il motore di ricerca, osservi l’url, i risultati della ricerca e la meta description.
Il segreto è riassumere nel modo più chiaro possibile e accattivante ciò che gli utenti troveranno nel momento in cui cliccheranno sul risultato che appare in Google.
Non dimenticare, inoltre, di usare come target la keyword primaria da te scelta per la pagina Web.
Se ti stai chiedendo la differenza che intercorre tra tag title e h1, lo stai facendo con giusta ragione.
In realtà, tale differenza non esiste, poiché sono entrambi i titoli che vengono assegnati alla tua pagina. Anzi, capita spesso che coincidano.
L’unica differenza è che il tag title si manifesta nella SERP, ossia i risultati di Google, mentre l’h1 è la prima cosa che appare dentro la tua pagina.
Per quanto riguarda il title in ottica SEO, i caratteri non dovranno essere superiori a 70. Ciò perché, se andassi oltre, sullo snippet che viene visualizzato nel sul motore di ricerca il title apparirà troncato, confondendo l’utente.
Per essere più precisi, un motore di ricerca come Google tende a calcolare i pixel piuttosto che i caratteri. Quindi, facendo un calcolo approssimativo, 70 caratteri equivalgono più o meno a 400 pixel.
Parlando nello specifico dell’h1, in questo caso non devi assolutamente prendere in considerazione tale limite. Volendo, potresti anche aggiungere altre “venature” al significato del contenuto, che nell’intestazione dello Snippet non ci sono.
A questo punto, ti starai chiedendo perché dovresti diversificare il tag title e il tag h1. Se il tuo intento è intercettare diversi intenti di ricerca, allora devi farlo.
Non solo: ti posizionerai su keyword differenti e riuscirai a generare più traffico, trasformando il tuo sito in un porto dove attraccheranno tantissimi navigatori del Web.
Parlando nuovamente di h1 h2 h3, avrai a questo punto capito cosa li differenzia.
Dal punto di vista dell’editoria classica, l’h1 è il titolo, gli h2 sono i capitoli e gli h3 le intestazioni dei paragrafi.
Se metti a confronto i primi due heading tag cercando di capire quale sia quello più importante e incisivo, stai sbagliando approccio.
Quando sei in procinto di leggere un libro, non ti chiedi certo se il titolo del primo capitolo sia più efficace di quello dei vari paragrafi.
Se vuoi che l’utente sia coinvolto nella lettura di una pagina del tuo sito Web o blog, l’insieme complessivo dei tag heading deve essere all’insegna della coerenza e dell’efficacia.
Un altro dettaglio che ti tocca prendere in considerazione: gli heading tag come punti di un menu interno.
Per renderlo possibile, devi avvalerti delle ancore. Potrai agire direttamente sul codice oppure usare dei plugin appositi per creare un menu interno e convertire i titoli in link.
Agendo in questo modo, i motori di ricerca individueranno le ancore interne e le renderanno visibili nella SERP.
Il traffico organico, in questo caso, otterrebbe enormi benefici. Inoltre i tuoi utenti riusciranno a ottenere chiarezza e completezza di informazioni, che si tramuterà in una usabilità efficace.
Finora abbiamo parlato di tutto ciò che dovresti fare con gli heading tag. Ora è, invece, il momento di parlare di tutte le cose che non dovresti fare MAI.
Senza andare troppo nei dettagli e affannarsi in ricerche inutili, basta soltanto vedere cosa dicono le direttive di Google, che sono le seguenti:
Siamo arrivati alla fine. L’ultimo consiglio che ti diamo è questo: assicurati sempre che le varie intestazioni delle pagine Web vengano ottimizzate in modo corretto.
Se stai lavorando alla SEO on page del tuo sito, una pratica del genere risulterà essere decisiva. Puoi controllare che gli heading tag siano ottimizzati correttamente utilizzando il nostro tool "Mappa del sito", che genererà in automatico consigli sulle attività da svolgere per migliorare il tag title e gli heading h1,h2,h3 presenti sulla pagina analizzata.
Cosa aspetti? Controlla subito se i tuoi heading sono ottimizzati. Ps: Intanto ti lascio qui il link ai migliori strumenti di analisi SEO messi a disposizione da SEOZEN per aumentare il traffico organico e le vendite online del tuo sito web.
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Elena Pavia